Sofia Pepe, famiglia e vini vivi La storia al femminile di un’azienda familiare che da più di sessanta anni porta avanti la tradizione vitivinicola abruzzese, producendo vini dal carattere distintivo, genuino e naturale | GastronomikaLk
La storia al femminile di un’azienda familiare che da più di sessanta anni porta avanti la tradizione vitivinicola abruzzese, producendo vini dal carattere distintivo, genuino e naturaleIl vino come sua ragione di vita, farlo riscoprire prodotto agricolo la sua missione. Stiamo parlando di Sofia Pepe. Figlia d’arte di, segue le orme del padre, affiancandolo nel lavoro in vigna dall’età di diciotto anni.
Emidio e Rosa, Sofia e Daniela, Chiara ed Elisa, una famiglia appunto, mossa ogni giorno da quella visione che aveva spinto il capostipite a fondare la sua piccola realtà vinicola nel 1964. Quella stessa visione da preservare è per lui anche il segreto della sua «giovinezza interiore» nonché essenza del progetto Pepe, sintetizzata da Sofia nell’impegno di «lavorare in maniera naturale e genuina, rispettando il vino come essere vivente».
Avvicinatisi al movimento nel 2005, la giovane erede sottolinea in realtà come tali pratiche agricole fossero già «consuetudine» a Casa Pepe. Il rifiuto della chimica, il rispetto delle fasi lunari, l’obiettivo di avere un terreno «vivo e strutturato» erano state infatti le colonne portanti del metodo di lavoro adoperato dal padre sin dall’inizio.
Il metodo della famiglia Pepe è quindi, come da loro definito, «genuino», «artigianale» in ogni sua fase, pensato per ottenere un vino che possa farsi espressione identitaria del territorio, del suo clima, della stagione in cui viene prodotto quanto del carattere unico dei suoi vigneti. Proprio la condivisione di questa idea di produzione vinicola e di vino ha siglato nel 2005 l’incontro tra l’azienda familiare abruzzese e il movimento delle Triple A.
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