Fiori di zucca, arancini... per i cinesi i fritti favoriscono i disturbi mentali. Ma la nutrizionista Ilaria De Rosa dice: 'Mangiarli ogni tanto raddoppia il piacere'
«Il fritto fa male sempre in relazione alle quantità, alle condizioni in cui è cucinato e di chi lo consuma. Fa male a chi ha problemi di peso, perché è altamente calorico e fa ingrassare; il grasso addominale, come è noto, è causa di tante patologie, dal diabete, alla pressione alta, ai disturbi cardiovascolari... Chi è in forma può concedersi i fritti anche due volte alla settimana», ci consola De Rosa.
L’olio di oliva ha un punto di fumo più alto- ossia la temperatura massima che può raggiungere nella cottura senza produrre composti tossici per la salute – quindi meno pericoloso, poi è ricco di antiossidanti. Essenziale non usare lo stesso olio per friggere più volte. Il riciclo in questo caso è veramente dannoso». E purtroppo abitudine di molti locali pubblici.