Stupore a Bruxelles per la domanda dell’esecutivo di avere accesso a più prestiti. L’Italia non ha quantificato l’ammontare. Revisione dei progetti ancora in a…
Stupore a Bruxelles per la domanda dell’esecutivo di avere accesso a più prestiti. L’Italia non ha quantificato l’ammontare. Revisione dei progetti ancora in alto mareROMA-BRUXELLES. Grande è la confusione sotto il cielo del Pnrr. L’ultima decisione del governo italiano, che ha comunicato ufficialmente a Bruxelles il suo interesse a ottenere ulteriori prestiti, ha un po’ sorpreso la Commissione europea.
L’atteggiamento del governo viene definito «preoccupante» perché ogni giorno che passa è un giorno di ritardo, visto che le scadenze del Pnrr non possono essere modificate: le risorse per gli investimenti vanno materialmente spese entro il 31 agosto del 2026, ma tutte le sovvenzioni a fondo perduto vanno «impegnate giuridicamente» entro il 31 dicembre di quest’anno, altrimenti c’è il rischio di perderle.
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