James (McLaren): «Un onore gareggiare a Montecarlo. Giusto non introdurre il pit stop per la ricarica a sta...
FE, al via lunedì i “Rookie-Test”. In pista anche gli ex F1 Kvyat e Merhi . Nissan schiera l'italiano Ghiotto
MONTECARLO – Dopo aver aiutato Mercedes «a fare la storia» , Ian James prova a contribuire a scrivere anche quella della Neom McLaren, che ha rilevato la scuderia e puntato sul debuttante britannico Jake Hughes e sul navigato tedesco Renè Rast per questa nona stagione del campionato. «Sono molto contento di loro – esordisce il team principal - Jake è un rookie e sta facendo un ottimo lavoro. Molti sono sorpresi, ma non io perché lo conosco da anni.
“Veni, vidi, vici” potrebbe anche essere il motto di James, che nel Principato di Monaco sorride se possibile anche più del solito: «Montecarlo è speciale – dice – Ricordo ancora la prima volta che sono stato qui, avevo cinque anni, era nel 1983: considero sempre un onore e un privilegio poter correre qui».«È diverso perché adesso abbiamo una nuova generazione di auto. Nelle ultime settimane l'ho detto spesso alla squadra: non dobbiamo guardare indietro, ma avanti. Per questo non faccio paragoni.
«È di quelli impegnativi, per piloti e macchine. Quest'anno si gareggia in luglio e quindi farà caldo. Mi ero abituato alle gare in aprile, quando era un po' umido, cosa ti aspetti in Gran Bretagna, ma non a Roma. Chissà, magari riusciamo ad attirare anche qualche turista».
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