Previdenza imprevidente, l’allarme di Sergio Rizzo sulle pensioni
Quando l’Italia era giovane e sfrontata, sicura di conquistare il futuro con la stessa facilità con cui si era lasciata alle spalle la guerra, con le sue ferite e le sue macerie, la sostenibilità della previdenza era l’ultima delle preoccupazioni.Il declino demografico è largamente sottovalutato. Si scopre, leggendodi Sergio Rizzo , che fino al 1945 il sistema pensionistico era a capitalizzazione, cioè i contributi venivano versati in un fondo e poi investiti.
La riforma Dini del 1995 — che non a caso come quella Fornero del 2012 venne dopo una violenta crisi finanziaria —. Se all’Italia del secolo scorso, che pure cominciava a fare meno figli e a non aver più voglia di svolgere alcuni lavori umili, si poteva perdonare una sottovalutazione della bomba nascosta con miccia a lenta combustione, a quella di oggi non si può perdonare più nulla. Bisogna però avere il coraggio — come scrive Sergio Rizzo — di dire tutta la verità.
è pubblicato da Solferino . Si tratta di un’analisi delle condizioni critiche in cui si trova il sistema previdenziale italiano, che si avvia verso il dissesto.